Utopie laseriane

Prima di cominciare questo nostro scritto vale la pena chiarire alcune cose che serviranno per capire meglio quanto poi verrà narrato. Il nostro personaggio non è altri che uno di noi, con le nostre stesse caratteristiche fisiche e i nostri stessi ambienti. Potremmo collocarlo ovunque in qualsiasi luogo e tempo. Ma ha una particolarità. Nel suo essere più profondo è riuscito a crearsi un mondo parallelo, un mondo in cui vive quando dorme. No, non sono sogni. Sarebbe troppo facile. Il corpo è steso nella fase di riposo, di ricarica delle batterie, ma la mente lavora. Lavora e crea, modifica, sviluppa quell’ambiente che la stessa mente ha creato. Un mondo immaginario ma immerso nel reale ove tutto e’ possibile a determinate condizioni. Un mondo in cui ogni sera, ogni notte, autonomamente la mente si immerge e comincia a vivere questa seconda vita. Pertanto non si meravigli il lettore se nella lettura di queste righe non trova una continuità logica di vita. Quanto narrato sono le idee create nel mondo dei sogni. Gli intervalli temporali tra una cosa e l’altra non esistono, Infatti leggendo i vari capitoli il lettore potrebbe evidenziare una discontinuità temporale accentuata tra una realizzazione e l’altra. Addirittura alcuni sogni non potrebbero coesistere in quanto superati e inglobati in un altro, ma come abbiamo detto, il tempo non esiste. Esistono solo le cose immaginate che, insieme si fondono in un unico spazio-tempo. Coesistono tutte e tutte sono attive allo stesso modo. Una volta che la mente si immerge in quel mondo si spazia solo tra le cose realizzate ma non tutte contemporaneamente. E’ come vivere in una gigantesca casa piena di porte che si spalancano su di un lungo corridoio. Una volta entrati, l’uscio si apre su di una stanza e, una volta varcata una soglia, lì quel mondo prende consistenza. Si rivivono le emozioni che hanno spino a creare quel contesto e si parte da dove lo si aveva lasciato l’ultima notte, perfezionandolo con l’aggiunta di nuovi particolari, nuove iniziative. Un mondo in continua costruzione. Funziona così. E’ un mondo molto più semplice di quello che noi consideriamo realtà e dove, a volte, le soluzioni prospettate sono quelle che nella realtà, per vari motivi o interessi di parte, non verranno mai realizzate. Ma è giunto il momento di entrare anche noi in questa casa e cominciare ad aprire le porte.

Franco Cappelli