Voci al risveglio
In alcune di queste poesie l’autore immagina di rivivere fatti e pensieri della sua vita, cominciando dalle esperienze estremamente drammatiche vissute da bambino nei Castelli Romani, durante la guerra, nei mesi del fronte di Cassino e dello sbarco di Anzio. Ma non mancano le esperienze liete, che trovano un’eco, sotto il titolo “La natura”, in alcune poesie dedicate a vari animali, come la volpe e persino l’umile lombrico, o uccelli come l’upupa, la gazza ladra, o la capinera, che suggeriscono spunti e meditazioni sul mondo degli uomini. Appartengono a questa ispirazione bucolica anche descrizioni, a volte melanconiche altre volte divertenti, di paesini e paesaggi agresti dell’Umbria e della Toscana visitati in brevi viaggi. L’ultimo capitolo, intitolato “Pensieri”, suggerito dalla consapevolezza di una vita ormai al tramonto, esprime meditazioni sull’esistenza umana nei suoi molteplici aspetti, sottolineando in modo struggente, l’alternarsi delle sorti umane, fra sofferenze, gioie, dolorosi ricordi e rimpianti, nell’inesorabile scorrere del tempo.