Concorso di poesia 2023

 Il secondo Concorso di poesia in Valtiberina. La Signora Carla Masetti Gennaioli, Presidente della Fondazione «Marco Gennaioli», ha coinvolto anche questa volta il Centro Studi “Mario Pancrazi” nell’affascinante esperienza di organizzare, nella Valtiberina, il Concorso di Poesia destinato ai giovani che frequentano le Scuole Medie Superiori e aperto anche a quanti abbiano un’età tra i 20 e i 25 anni compiuti. Le Scuole del territorio anche questa volta hanno risposto con interesse. La domanda preliminare che non possiamo non farci è molto semplice: quale significato può avere un impegno come questo, finalizzato a realizzare testi poetici? Probabilmente, docenti e studenti a tale quesito danno e hanno dato risposte diverse, con articolazioni che riguardano i vari indirizzi di studio, le esperienze di lettura avute a casa e/o a scuola, e nei massmedia, i rapporti e le discussioni sperimentate in classe dagli insegnanti e svoltesi nel corso dell’anno e degli anni scolastici. Sul valore della poesia nel processo educativo dei ragazzi e dei giovani è necessario soffermarci ancora a scuola, nei massmedia e in occasione di concorsi come questo promosso dalla Fondazione «Marco Gennaioli». Perché non mancano giovani e adulti che non riconoscono alla lettura dei testi poetici e alla pratica della scrittura di versi e rime il valore formativo che studiosi e pedagogisti hanno da sempre riconosciuto. Intanto, provare a scrivere un testo poetico vuol dire porsi la domanda: quali parole uso? Vuol dire evitare gli stereotipi, le frasi fatte, l’abuso di termini strausati come “parole tuttofare” (significativo è, a questo proposito, l’uso e l’abuso nel parlare comune dell’aggettivo “importante”!). Poi, scrivere un testo poetico interroga sul senso da assegnare allo scritto, ci spinge a meditare sullo scopo della scrittura, e di quella poetica in particolare. La poesia che si può comporre liberamente oggi, soprattutto dai giovani – come osserva ironicamente Eugenio Montale nella poesia collocata come esergo del volume che pubblichiamo –, «ha lasciato da tempo un ripostiglio / di sartoria teatrale»: ora è ridotta a pezzi, ma con la sola manica rimasta è capace di dirigere un’orchestra. Nel XXI secolo, in attesa che l’AI (Artificial Intelligence) compia la promessa rivoluzione postindustriale e CHATGPT, utilizzando le tecnologie dell’intelligenza artificiale, non solo elabori testi di comunicazione, ma scriva canzoni per Sanremo e componimenti lirici, la poesia può affermare un nuovo senso e una nuova qualità. Soprattutto, se sono le giovani generazioni a cimentarsi nell’impresa.