La Nana Rossa
Ottava opera - dopo "La Congiura degli Onesti", "La Notte dei Pensieri", "Avvertimenti Laici", "Claudia, Paradosso Globale", "Ecatomeron", "Commater" e "Don Ignazio senza chiaroscuro" - del prof. Caputo, che del Suo scrivere dice: "La Nana Rossa è sete inenarrabile d’infinita riscossa, è un’utopia concreta che seppellisce la mitica “Bandiera Rossa”. I miei “Voglio e Vorrei” hanno rappresentato una cassa di risonanza eccezionale ed acustica al mio progetto di ricostruzione della mia città natale. Ricostruire per non morire, seppellito tra le macerie di un gattopardismo paradossale che ha rubato l’anima alla mia isola senza frontiere. Mentre codificavo la scrittura di questo mio libro, ho pianto di cuore per la liricità di alcune pagine elaborate in regime di vera poesia... Sono uno scrittore semplice e senza velleità. Scrivo perché senza scrittura sarei e mi sentirei un naufrago senza punti cardinali di riferimento... Scrivere un romanzo o un racconto estremo è l’atto supremo e la sfida senza confini alla mia fantasia creativa, letteraria, scientifica, antropologica. Non demordo quasi mai...".