Io, Leopoldo

Questo non è un romanzo, né tantomeno un racconto postumo, Leopoldo è un cane Labrador che vive attualmente, ha quattordici anni e nove mesi, portati bene considerando che corrispondono ai quasi cento anni di un umano. Ho voluto scrivere, anzi ho voluto fargli scrivere, queste pagine perché chi lo ha conosciuto possa avere un racconto, anche se sintetico, di alcuni passaggi della sua vita. E chi, invece, non lo ha mai visto né conosciuto possa ricevere un assaggio delle gioie ed emozioni che ci ha dato la sua vicinanza. Esistono tante frasi fatte sull’amore che un cane può donare all’uomo, ma io credo che, solo tenendo stretto al petto un esserino pieno di pelo con il cuore che batte forte per l’emozione, o guardando i suoi occhi fissare il proprio padrone, si possa veramente capire quanto loro ci possono donare, e quanto poco, in genere, noi umani sappiamo restituire. Per Leopoldo, per sua e nostra fortuna, non è così. Noi siamo quella che lui definisce la sua “grande family”, che lo ama appassionatamente, che ha tante volte modificato i propri programmi in funzione delle sue esigenze, ma, vi assicuro, questo nostro modo di comportarci, questa unione famigliare, sono stati sempre sostenuti e cementati da lui, dalla sua presenza fra noi. Le nostre vite negli anni potrebbero aver preso strade diverse, dividendoci, ma la sua presenza, il suo attaccamento ad ognuno di noi, ha fatto in modo che ogni nostra esigenza passasse in seconda linea per poter conciliare le sue necessità. Mai avremmo voluto togliergli il piacere e la gioia di stare con ognuno di noi e fargli subire le conseguenze dei nostri comportamenti, e questo ha fatto sì che ci siamo meglio conosciuti e amalgamati, comprendendoci, tollerandoci, ma soprattutto sostenendoci l’un l’altro nei momenti di bisogno. Credetemi, tutto questo grazie a lui, al suo modo di amarci, di guardarci, di essere riconoscente e felice per ogni piccola cosa che gli doniamo. L’uomo crede di avere necessità di tante cose materiali, un cane ci fa comprendere che si può vivere solo dando e ricevendo amore, che una carezza può restituire il sorriso.
Tutto quello che leggerete in questo libro, anche se io fatico a considerarlo tale, non è frutto di fantasia, ma la trascrizione sintetica e reale di quanto accaduto in questi ultimi quattordici anni.
Buona lettura.
Patrizia, ovvero “nonna Patty”.